Ambienti polifunzionali. Parola d’ordine: sfruttare al meglio lo spazio

Sempre più negli ultimi anni la nostra casa ha bisogno di essere ottimizzata per quanto riguarda gli spazi e questo obbiettivo – vi assicuro – non è sempre così semplice da ottenere: parola di arredatrice. Con un progetto ben fatto, molta immaginazione e creatività, si possono ottenere risultati eccellenti e committenti pienamente soddisfatti.

Prima di intraprendere qualsiasi modifica strutturale, è essenziale verificare le normative locali e condominiali; poi è indispensabile interfacciarsi con i tecnici (muratore, idraulico ed elettricista…) per valutare la fattibilità del progetto, se l’ambiente ce lo permette, considerare la luce naturale, le dimensioni complessive della casa e il fattore budget.

Mettendo insieme tutto cio’, il progettista potrà fare una proposta realistica. Molto importante sarà anche analizzare le abitudini e le esigenze giornaliere dei residenti.

 

La rivalutazione degli spazi parte proprio dall’esigenza di creare praticità e ordine, in ambienti che molto spesso sono sempre più piccoli. Frequentemente si rivolgono a me persone che si prefiggono come obbiettivo primario, il realizzare, anche in un piccolo angolo, una lavanderia o parte di essa, se le misure del bagno non lo permettono.

 

Un’idea da considerare potrebbe essere realizzare una piccola lavanderia nel balcone di casa propria o semplicemente creare una nicchia in corridoio e progettare un armadio contenitivo che possa nascondere lavatrice, asciugatrice e magari un piccolo lavello.

 

Nel primo caso, sarà molto importante utilizzare materiali che non diano problemi all’esterno, anche quando, come consigliabile, la zona lavanderia sia riparata da una tettoia o da un mobile apposito.

Molteplici sono le soluzioni che si possono adottare per poter risolvere fin dall’inizio il problema degli sbalzi termici e umidità: materiali come pvc e alluminio sono ottimi, in alternativa per le casse dei mobili si dovranno utilizzare pannelli ignifughi e idrorepellenti.

Per le ante, un buon prodotto è l’HPL di Arpa industriale (è un laminato ad alta pressione con un nucleo idrorepellente, con alte prestazioni di resistenza) e ferramenta adeguata per sopportare l’umidità e i carichi. Le stesse attenzioni riguarderanno anche i top, che dovranno essere resistenti agli sbalzi termici e all’umidità (materiali come il Dekton, Neolith, Laminam fanno al caso nostro).

Se invece progettiamo la lavanderia in una nicchia del corridoio o in una stanza, l’ideale è poterla nascondere con un’armadiatura adeguata, magari con ante a scomparsa che possano rientrare all’interno del mobile. Vi consiglio di far sviluppare un progetto sia estetico che tecnico adeguato, nella prima fase, per poter valutare l’ingombro di questi meccanismi (il meccanismo Revego di Blum) e la posizione esatta degli impianti. 

E di prevedere uno scarico a pavimento, se fattibile, sotto alla lavatrice o al lavello per eventuali fuoriuscite d’acqua, con un’aspirazione che possa far circolare l’aria perché non si crei umidità all’interno del vano.

Qualche misura: se devi creare una nicchia per lavatrice e asciugatrice a colonna considera almeno 70 cm in larghezza e in profondità, questo ti permetterà di racchiudere il tutto a scomparsa.

Non dobbiamo dimenticarci che l’arredamento può influenzare profondamente le nostre emozioni e il nostro benessere, anche se parliamo di una lavanderia, perciò dobbiamo valutare vari altri fattori importanti prima di realizzare il progetto. Un esempio potrebbe essere utilizzare uno schienale di mattonelle con una palette colori che ci piace, per ravvivare i toni sapendolo abbinare agli altri materiali che stai scegliendo nella stanza: pavimenti, rivestimenti e colori pareti. Ricorda che un ambiente ben progettato e curato può trasmettere sensazioni di serenità, comfort e calma.

Altro punto fondamentale è sfruttare l’altezza di alcuni ambienti creando dei soppalchi e armadi a misura contenitivi a forma di scala: può essere una bella idea per recuperare moltissimo spazio e ordine. 

Anche la zona sotto scala è sfruttabile per la sua ampia profondità, ma è necessario saperla gestire con mobili progettati a misura, elementi estraibili come cassetti o cestoni e ripiani con profondità maggiorata.

Biglietto da visita di una casa è l’ingresso. Proprio questa zona può essere d’aiuto anche per recuperare spazio. Qui spesso nei miei progetti prevedo mobili divisori e cappottiere, fondamentali per la funzionalità quotidiana, ma anche per riqualificare lo spazio e dare rigore all’ordine.

Un bel mobile servirà non solo per riporre abiti e scarpe, ma si potranno inserire specchi e vani a giorno per ricreare delle librerie, nascondere vani tecnici come quadri elettrici e tubazioni varie. Molto importante è prevedere un’illuminazione inserita nel controsoffitto oppure delle luci a calata più estetiche.


 

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